Quest’anno 2020 è davvero particolare e sarà ricordato purtroppo come l’anno del COVID con tutti i decessi e gli stravolgimenti che ha portato in tutto il mondo. E’ ancora fresca la memoria dei mesi di picco tra febbraio-aprile in Italia per la diffusione del virus ed ancora dopo cinque mesi le notizie sul COVID continuano ad avere massimo risalto su tutti i mass-media, con una sovraesposizione mediatica che relega tutte le altre informazioni a “notiziuccie” di second’ordine, visto che le aperture dei telegiornali parlano solo di quello.
OK, è innegabile che il rischio c’è stato e (forse) c’è ancora per la nostra salute. Il virus circolava e circola ancora, sebbene nemmeno gli esperti sappiano darci risposte concrete e concordi.
Il virus è un problema, ma non è il problema. Tanti virus sono passati, sono stati sconfitti e non costituiscono più una pericolosa minaccia.
Ma nessun virus o malattia contagiosa aveva mai innescato un processo di stravolgimento della nostra società e richiesto interventi che ne andassero a scuotere e minare le sue pur fragili certezze.
Senza dubbio il 2020 sarà ricordato come un anno difficile, ma non per la sola pandemia, di cui si sono spese milioni di parole in ogni talk ed ogni social, ma per il fatto che il COVID abbia segnato una svolta mondiale epocale, secondo me in modo simile a come aveva fatto, per altri motivi, l’11 settembre 2001.
E mentre noi ci siamo divisi su mascherine si, mascherine no, numeri falsati o veritieri, gestione dell’emergenza corretta oppure tardiva, il COVID ha iniziato ad innescare un cambiamento nella nostra società.
Non so voi, ma io, come dire… lo sento nell’aria; il COVID è stato il punto di svolta che ha determinato l’inizio di una nuova “era”, in cui la nostra sicurezza, il nostro benessere e la nostra libertà non saranno più quelle a cui eravamo abituati. Sento spiritualmente che qualcosa è già cambiato.
Sgombriamo subito il campo dai discorsi complottisti infondati e al limite della fantascienza o fantapolitica che dir si voglia. Non sono un “complottista” nell’accezione usata oggi, ma questo non significa che non possiamo o dobbiamo avere lungimiranza, anche spirituale intendo, per comprendere come questa pandemia ci stia abituando ad un maggiore controllo sulle nostre vite, che se oggi è limitato ed accettabile, sconfinerà facilmente nella limitazione di altre libertà, ad esempio di espressione e di culto, che per decenni, in Europa come in America, avevamo dato per scontato.
Anzi a pensarci bene, forse un complottista lo sono, perché come cristiano sono consapevole che c’è uno che, da sempre, sta ordendo un complotto e oggi è più che mai deciso a premere sull’acceleratore. Questo qualcuno è il principe di questo mondo, il nemico di Dio e dell’umanità, che da sempre ha piani malvagi contro la creazione di Dio, per uccidere, rubare e distruggere.
Dio è più grande e satana non può attuare questo piano liberamente, non attribuiamo ogni cosa a quest’ultimo, ma nemmeno ignoriamo, come dice la Parola, le sue macchinazioni. Oggi come allora utilizzerà ogni pretesto, compresa la paura di un virus, l’omofobia o chissà cos’altro, per allontanarci, per dividerci, per farci schierare uno contro l’altro a causa di opinioni diverse, distogliendoci dalle verità della Bibbia e dallo Spirito di Dio che unisce non chi è religioso, ma chi è nato di nuovo in Cristo.
Questo piano destabilizzante del nemico ha anche lo scopo di deprimerci, di toglierci la fede e la speranza, ma a livello più concreto è già evidente come l’istituzione di decreti e leggi poco chiari, anche apparentemente non iniqui, verrà usata dal nemico per contrastare i figli di Dio e cercare di bloccare l’avanzamento del Suo Regno.
Il finale è già scontato, Dio ha già vinto e il ribelle non riuscirà a portare a termine il suo piano! Ma questo non significa che non sia già in atto una veloce progressione verso tempi più difficili per noi e nello specifico per i cristiani. Di testimonianze dalla chiesa perseguitata purtroppo ce ne sono molte da sempre, ma quello che ci sconvolgerà in avvenire è vedere questo incremento di discriminazione e di opposizione che mai ci saremmo aspettati in Occidente. Di esempi recenti in questi mesi ce ne sono già diversi, basta cercare nel web.
La maggior parte dei politici e i governanti probabilmente sono ignari di tutto ciò, ma come credenti, siamo consapevoli della realtà spirituale di un nemico che sa usare anche strumenti inconsapevoli per piazzare le sue bombe ed ispirare le sue idee malvagie.
Mi meraviglia che diversi cristiani non riescano a vedere più in là e non sembrano accorgersi di come certe idee, programmi o leggi portati avanti da taluni con ardore, in realtà recano in sé lo spirito dell’anticristo. Peraltro altri credenti, intenti a combattere una giusta battaglia contro le fake news, nella loro strenua difesa delle notizie “mainstream” dimenticano che in egual modo anche su quelle “ufficiali” è spesso legittimo nutrire dei dubbi e che anche il vangelo stesso (la buona notizia) per molti finirebbe nella categoria “fake news”.
E’ un dato di fatto che ormai ci sia bisogno di molto discernimento nell’ascoltare anche le notizie ufficiali, la cui attendibilità non è scontata, pur senza cimentarsi in fantasiose ricostruzioni o dietrologie.
Oggi più che mai, la Parola di Dio è l’unica verità certa che vogliamo afferrare, proclamare e nella quale possiamo essere sicuri di confidare, senza tema di sbagliare.
E allora informiamoci sì, ma non esageriamo con l’esposizione mediatica per non lasciarci influenzare o addirittura manipolare da informazioni fuorvianti o eccessivamente allarmanti.
Poi vedi persone traumatizzate andare in giro guardando il prossimo come fosse un untore da scansare… Che tristezza, non è già questa una cosa diabolica? Non vedere più il sorriso di una persona, guardarla a distanza con distacco e freddezza?
Se la battaglia si fa più intensa… la mia preghiera è: Signore, forse non eravamo pronti, ma tu ci stai preparando ad affrontare quello che verrà. Addestra le mie dita alla battaglia, non ovviamente contro uomini o istituzioni, ma spiritualmente contro tutto quello che vorrebbe impedirmi di lodarti, di viverti, di condividere chi Tu sei, di vivere nella libertà dei figli di Dio.
Abbiamo letto la fine della storia nella Bibbia, e tu ci hai dato indicazioni sulle cose che avverranno nel futuro, che, da quello che intuiamo, sembra proprio essere prossimo.
E se quest’anno di COVID ci ha destabilizzato, impaurito, colpito, scosso, aiutaci a rialzarci mantenendo la nostra fede in Te, nella consapevolezza che i tuoi piani per noi continuano ad essere di pace e non di male, per darci un futuro e una speranza. Eppure sappiamo per certo che questo non significa che “andrà tutto bene”, ma che tempi più difficili arriveranno.
“Se, correndo con dei pedoni, questi ti stancano, come potrai gareggiare con i cavalli? Se non ti senti al sicuro che in terra di pace, come farai quando il Giordano sarà in piena?” (Ger 12:5)
E’ proprio vero! Come farò ad affrontare tempi più duri se già oggi sono sopraffatto dall’ansia e mi sento turbato?
Quando “il Giordano sarà in piena”, ti prego, sostienimi nella tua grazia e aiutami a trovare la mia pace solo in Te.
So che sarà così, me lo hai promesso.