Viviamo negli ultimi tempi?
Risultati del sondaggio

Indagine effettuata tramite invito sui social tra il 28/04 – 02/05/2021

SCOPO: 

Evidenziare il grado di percezione dei credenti sull’imminenza del ritorno di Cristo e il conseguente modo di porsi rispetto a questa consapevolezza.

Numero di risposte totali: 675

Numero di partecipanti totali:

Partecipanti
0%
Persone 75

Percentuale dei partecipanti in base al sesso:

Uomini
0%
Donne
0%
Commenti

Il dato dei partecipanti totali (75) è più basso di quanto atteso, ma piuttosto che attribuirlo a disinteresse sul tema lo ritengo dovuto all’algoritmo dei social Facebook e Instagram, che come noto scoraggia i link esterni e non offre reale visibilità se non alla ristretta cerchia di amici con cui viene rilevata un’interazione maggiore. Pur considerando che non tutti i credenti siano interessati ad un sondaggio, sicuramente una percentuale maggiore del 9% (rispetto ai miei potenziali amici cristiani) avrebbe partecipato all’indagine qualora fosse stata garantita una visibilità più capillare che invece è puramente teorica su questi social.

Altro dato che non sorprende… Le donne si confermano più reattive degli uomini e hanno risposto più numerose.

Fasce di età:

18-29 (A)
0%
30-40 (B)
0%
41-50 (C)
0%
51-60 (D)
0%
61 e oltre (E)
0%
A
0
Persone
B
0
Persone
C
0
Persone
D
0
Persone
E
0
Persone
Commenti

La fascia d’età più interessata al test sembra essere quella dai 30-50, ma il dato non è particolarmente indicativo in quanto l’esposizione del sondaggio sui miei social risente dell’età media dei miei contatti.

Immagina che Gesù torni alla fine di un conto alla rovescia da 10 a 0. In base alla tua percezione attuale che numero segna oggi il countdown?

10
0%
9
0%
8
0%
7
0%
6
0%
5
0%
4
0%
3
0%
2
0%
1
0%

Risultati più rilevanti:

10
0
Persone
8
0
Persone
7
0
Persone
4
0
Persone
3
0
Persone
2
0
Persone
Commenti

La domanda sulla percezione del countdown ha risposte estremamente segmentante. Tuttavia analizzando i dati più rilevanti si evidenzia una contrapposizione tra coloro che ritengono il ritorno di Gesù ancora relativamente lontano (41%) e chi invece ritiene che siamo molto più vicini alla fine dei tempi (45%). La rimanente percentuale non si sbilancia e si mantiene in posizione centrale/neutrale (14%)

Ritieni che comunicare un messaggio di urgenza del ritorno di Cristo sia importante?

Molto importante
0%
Importante
0%
Non
necessariamente
0%
Non è importante
0%
Commenti

Comunicare con chiarezza che Gesù sta per tornare è senza dubbio percepito dalla maggioranza come un messaggio fondamentale (92%).

Pensi che il Signore Gesù ritornerà nell’arco della tua vita?

Ne sono convinto
0%
È molto probabile
0%
È possibile
0%
Credo di no
0%
Non so
0%
Commenti

La maggior parte dei partecipanti ritiene soltanto possibile il ritorno di Gesù nell’arco della propria vita, che considerando l’età media, potrebbe voler dire entro una trentina di anni. Una percentuale significativa (31%) sembra essere più certa invece di far parte di una generazione che vedrà con i suoi occhi il ritorno di Gesù. Il restante 21%, percentuale comunque non trascurabile, pensa di no o non discerne segni particolari in questi tempi che li facciano propendere verso un’opinione più decisa.

Qual’è l’approccio che ritieni più consono rispetto alla questione degli ultimi tempi biblici?

1
0%
2
0%
3
0%
4
0%
  1. E’ futile disquisire sugli ultimi tempi, non possiamo conoscere esattamente quando sarà la fine del mondo e in ogni caso avverrà come il Signore ha stabilito.

  2. E’ importante studiare e imparare a discernere negli eventi attuali i segni del ritorno del Signore.

  3. Meglio concentrarsi sul vivere la fede e sull’essere una testimonianza, senza allarmismi o discorsi apocalittici.

  4. Dobbiamo parlare e predicare di più sull’imminenza del ritorno di Gesù perché ormai non c’è più molto tempo.
Commenti

Qui non emerge una tendenza particolarmente netta, ma lo scarto tra le opinioni non è altissimo.

Interessante notare come ben il 40% segnala che è più importante vivere la propria fede rispetto ad un approccio che tende a discernere i segni dei tempi e a “suonare un allarme” o una chiamata al risveglio. Tuttavia considerando che le risposte 2 e 4 tendono ad essere complementari, possiamo dire che il 60% dei partecipanti ritiene invece che il discernimento dei tempi sia importante e ha una consapevolezza più marcata sui tempi ristretti che sembra ci stiano davanti.

Se pensi che stiamo vivendo realmente negli ultimi tempi, in che modo questo influenza la tua vita oggi?

Proclami apocalittici infondati esistono da sempre, io confido che Gesù abbia tutto sotto controllo e non voglio essere in ansia per il futuro.
0%
Mi sento spinto a sistemare alcune priorità personali e a riconsiderare le mie prospettive a lungo termine.
0%
Penso che dobbiamo prepararci spiritualmente e strategicamente per poter affrontare i tempi difficili che verranno.
0%
So che Gesù ritornerà e lo aspetto con gioia, ma voglio vivere pienamente la vita che ci ha donato qui. Per il resto, chi vivrà vedrà.
0%
Commenti

In questa domanda emerge prepotentemente la consapevolezza della maggioranza sul fatto di doverci preparare spiritualmente e strategicamente e una percezione generalizzata sul fatto che andiamo verso tempi più difficili per i cristiani.

Interessante rilevare però che, una percentuale non trascurabile (28%) è in controtendenza e non ritiene proficuo pensare ad un futuro incerto preferendo vivere l’oggi senza porsi troppi quesiti. Se sia per una più salda fiducia in Dio o per allontanare ansia e paure del futuro è difficile dirlo.

Diversi credenti identificano attualmente un’accelerazione in direzione del governo mondiale dell’anticristo. Con riferimento ai pericoli rappresentati da una tecnologia invasiva a scopo di controllo e a possibili future restrizioni delle libertà incluse quelle di espressione e di culto qual è il tuo modo di porti?

Siamo ancora un paese libero e non ravviso questa supposta accelerazione pericolosa in Italia, no ad inutili allarmismi.
0%
Siamo chiamati a sottometterci alle autorità, sapendo che queste cose devono avvenire e non possiamo fare niente per cambiarle se non pregare perché Dio ci dia la forza di affrontarle, fanno parte del piano finale di Dio incluse le possibili persecuzioni.
0%
Siamo chiamati a pregare e a rispettare le autorità, ma sebbene consapevoli delle cose predette nella Bibbia, abbiamo il dovere di contrastare spiritualmente e attivamente ingiustizie, diritti calpestati, bugie e macchinazioni ispirate da satana.
0%
Commenti

In questa domanda emerge chiara la consapevolezza che nonostante i piani di Dio siano stabiliti ed Egli ci ha avvisati di quello che succederà, una posizione rassegnata rispetto agli eventi avversi non è considerata corretta dalla maggioranza (65%) che ritiene che possiamo attivamente contrastare il male e denunciarlo, invece di subirlo passivamente.

Una percentuale non trascurabile (30%) assume invece una posizione più fatalista o, se vogliamo, “al di sopra degli eventi terreni”, affidandosi totalmente alla sovranità di Dio con poca enfasi sulla propria responsabilità personale.

Ritieni che la crisi sanitaria globale e in generale gli eventi mondiali dell’ultimo anno abbiano in qualche modo influito sulle tue risposte precedenti?

No
0%
Sì, in parte
0%
Sì, molto
0%
Commenti

Come atteso, la crisi sanitaria e la situazione mondiale nell’ultimo anno ha influenzato le risposte al sondaggio dei partecipanti, che per il 68% avrebbero probabilmente risposto in modo parzialmente diverso poco più di un anno fa. Interessante però anche la percentuale di chi non attribuisce all’attualità recente un’influenza sulle sue percezioni a riguardo.

Grazie per l’interesse!

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